In tema di incidenti sul lavoro, con particolare riferimento a quelli mortali, l’agricoltura è l’unico settore produttivo in controtendenza per quanto riguarda l’Italia, con un calo del 5% registrato nei primi 7 mesi di quest’anno. A segnalarlo è Coldiretti, sulla base dei dati diffusi in questi giorni da Inail che, purtroppo, registrano un aumento del 5,2% delle morti sul lavoro in Italia, con l’industria a far aumentare in modo significativo questa triste contabilità.
Secondo Coldiretti, però, “Nonostante il quadro più positivo, anche nel settore dell'agricoltura molto resta ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l'innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto".
Se si guarda alla totalità del mondo del lavoro, secondo i dati Inail da gennaio a luglio 2017 in Italia sono complessivamente aumentatigli infortuni e i morti sul lavoro, saliti a 591, ovvero quasi 3 morti al giorno (2,78). Le denunce d'infortunio pervenute all’Ente sono state 380.236, 4.750 in più rispetto al 2016 (+1,3%). Gli infortuni mortali sono stati 591, cioè 29 in più rispetto ai 562 del 2016 (+5,2%). A morire sul lavoro sono soprattutto gli uomini i cui casi mortali sono saliti da 506 a 531 (+4,9%). Le donne decedute sono passate da 56 a 60 (+7,1%). L'aumento di 29 morti bianche è però la sintesi di andamenti diversi in diversi settori. Mentre in agricoltura e nel settore pubblico i casi mortali sono diminuiti, nel settore industria e servizi c’è stata una vera ecatombe, con un incremento del 10,4% dei casi mortali passati a 450 a 497, cioè 47 morti in più rispetto all'analogo periodo del 2016. L'industria e servizi è la sola che ha avuto un incremento, decisivo nel saldo negativo finale. Diminuiscono invece, sottolinea l'Inail, le denunce di malattie professionali (-3,6%).
Il trend registrato in agricoltura, precisa ancora l’organizzazione professionale, “Conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Questo, anche grazie alle risorse dei Bandi Inail che hanno messo a disposizione delle imprese agricole risorse a fondo perduto per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione. Un risultato che è frutto dell'impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un'agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell'ambiente e dell'alimentazione, che vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori".
Emiliano Raccagni