In arrivo le agevolazioni per l’attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Dal prossimo 27 novembre sarà, infatti, possibile presentare, seguendo le indicazioni operative dettate dalla circolare pubblicata nelle scorse settimane dal Mipaaf, le specifiche istanze finalizzate ad usufruire dei fondi che ammontano, complessivamente, a 60 milioni di euro in contributo conto capitale e a 200 milioni di euro di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle imprese.
Lo strumento dei contratti di filiera e di distretto si pone l’obiettivo di sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie, promuovendo l’integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filiera. Nella nuova circolare vengono rafforzati gli strumenti di controllo del Ministero sulle attività delle imprese e delle banche finanziatrici e aumentata la trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e aziende della filiera con un forte contenimento rispetto al passato dei tempi e dei costi di gestione dei programmi di investimento. Ai progetti che coinvolgono le Regioni del Sud Italia sono riservate l'80% delle risorse e una premialità nella valutazione qualitativa effettuata da un’apposita Commissione.
Come ha sottolineato il Ministro Maurizio Martina, l’intento principale è quello di “proseguire il lavoro di integrazione nelle filiere agroalimentari, supportando progetti che possano dare più valore a tutti i segmenti produttivi coinvolti. Mettere insieme l'esperienza delle industrie di trasformazione con il tessuto di piccole e medie imprese agricole è un obiettivo strategico sul quale si continuerà a spingere col massimo impegno. Con questo investimento si possono attivare risorse pubbliche e private per circa 500 milioni di euro, che daranno un contributo utile alla crescita di tutto il sistema, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno”.
Secondo quanto prevede la circolare, il Contratto di filiera deve interessare un ambito territoriale multiregionale, coerente con la struttura della filiera e con gli obiettivi del contratto stesso. Il carattere di multiregionalità del contratto di filiera è assicurato quando gli interventi sono distribuiti sul territorio di due o più regioni o province autonome. Nel caso di interventi su due o più regioni, gli interventi massimi per una regione non potranno superare l’85% del totale. Inoltre, il Contratto di distretto si sviluppa nell’ambito di una o più filiere di qualità certificata e tutelata e/o di produzioni tradizionali o tipiche, deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all’attività svolta dai Soggetti beneficiari e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa, commerciale e in termini di distribuzione del reddito. Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera e Contratti di distretto il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro, l’importo del Progetto di ogni singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 400.000 euro. Per investimenti effettuati da PMI l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 100.000 euro. Gli interventi devono essere realizzati entro quattro anni dalla data di stipula del Contratto di filiera o del Contratto di distretto, salvo proroghe concesse per cause debitamente motivate.
Di Antonio Longo