La collaborazione tra due storici marchi di macchine agricole emiliano – romagnoli, Selvatici e Bertoni, ha portato alla realizzazione di questo innovativo attrezzo per la lavorazione del terreno. Si tratta di un attrezzo portato al terzo punto del trattore animato da presa di forza che è costituito da un certo numero di ancore, nel caso specifico del modello presentato sono 6. Nella parte terminale delle ancore sono imbullonati dei particolari coltelli non commerciali con uno specifico angolo che ne favoriscono l’ingresso nel suolo. La particolarità della macchina è che tali ancore non sono fisse come nei ripuntatori tradizionali ma azionate da un sistema biella manovella che danno all’utensile finale un movimento ellissoidale tale per cui il terreno viene sminuzzato molto più finemente rispetto al ripper tradizionale. Il movimento del coltello finale che avviene dal basso verso l’alto porta in superficie strati di terreno fertile e li va a mescolare con quelli superficiali già più sfruttati migliorando la struttura stessa del suolo. La macchina lavora a una profondità regolabile tramite ruote di livello che normalmente può oscillare tra i 15 cm e i 40 cm. Tutti gli snodi sono su cuscinetti autolubrificanti di ultima generazione per cui la manutenzione risulta essere estremamente semplice e si riduce al solo controllo del livello dell’olio nella scatola.
Questo ripuntatore rotante unisce le caratteristiche dei ripuntatori classici con il moto alternativo delle vangatrici. Rispetto a tutti gli altri attrezzi animati da presa di forza che difficilmente si adattano alla lavorazione del terreno in profondità nei terreni sassosi o particolarmente compatti, questo ripuntatore rotante ha questa peculiarità. Inoltre rispetto ai ripuntatori tradizionali effettua una lavorazione del terreno molto più raffinata. Anche l'interramento dei residui colturali post raccolta e dell'erba è nettamente superiore rispetto ai ripper fissi. Possiamo anzi affermare che il lavoro del ripuntatore rotante è quasi comparabile a quello di un ripper tradizionale ad una profondità di lavoro di 30 / 35 cm ed ad una successiva passata di attrezzo finitore quale fresa o erpice poiché lascia la struttura del terreno invariata, ma raffinandola al tempo stesso quasi da predisporla per la semina successiva, pur raggiungendo profondità di lavoro notevoli.
Si è inoltre verificato, tramite studi dell’Università di Bologna, che, costi di gestione, consumo di carburante ed emissioni di CO2 del rotoripper sono inferiori del 30% rispetto all’utilizzo combinato di ripper tradizionale e zappatrice. La velocità di lavoro è superiore del 30% rispetto a quella di una vangatrice tradizionale delle stesse dimensioni. Ripartendo la potenza del trattore tra traino e movimentazione, necessita di meno Hp rispetto ai sistemi attuali e quindi riduce sensibilmente i costi di gestione per l’utilizzatore finale, riduce il consumo di carburante e quindi di conseguenza le emissioni di gas inquinanti.
Per tutte queste caratteristiche il ripuntatore rotante è stato insignito del prestigioso premio novità tecnica EIMA INTERNATIONAL 20 -21. Al momento le versioni disponibili dell’attrezzo sono per larghezze di 160 – 180 – 200 cm per trattori dai 50 ai 100 HP.