La tecnologia al servizio dell’agricoltura. Sempre più stretto il legame tra i nuovi strumenti offerti dal progresso tecnologico ed il settore primario con l’obiettivo di migliorare il lavoro quotidiano degli addetti ai lavori. Al cospetto di una diffusione sempre più massiccia di strumenti quali smartphone e tablet, anche l’agricoltura è chiamata ad adeguarsi alle nuove tendenze.
Si chiama TerraInnova la nuova applicazione informatica ufficialmente presentata nei giorni scorsi da Coldiretti sullo Sviluppo rurale. La nuova App è stata creata con la finalità principale di supportare le attività delle aziende agricole e degli operatori del settore agroalimentare attraverso una serie di specifici servizi, integrati in un unico strumento sempre a portata di mano. La nuova applicazione, facilmente scaricabile da App Store e da Google Play su tutti i dispositivi mobili che funzionano con i sistemi Android e IOS, è certamente rivolta ai giovani che intendono avvicinarsi al settore agricolo ma anche alle aziende agricole che già vi operano.
Di intuitivo ed agevole utilizzo, la nuova App, al fine di personalizzare i contenuti e le funzionalità, prevede una semplice profilazione iniziale che consente di indirizzare all’utente solo le informazioni di proprio interesse. Uno strumento, quindi, “cucito” su misura sulle esigenze di ciascun operatore. Tra gli altri servizi, l’utente viene avvisato in tempo reale, attraverso specifiche notifiche “push”, circa la pubblicazione di nuovi bandi da parte della propria regione, con una breve sintesi sulle opportunità di finanziamento offerte.
Un meccanismo “a semaforo” consente, inoltre, di monitorare le scadenze dei diversi bandi. Inoltre, l’applicazione consente di monitorare i prezzi dei prodotti agricoli di interesse, simulare la validità di un’idea imprenditoriale, essere aggiornati su news, meteo quotidiano ed eventi, trovare gli uffici Coldiretti diffusi a livello territoriale. È prevista anche una casella di posta elettronica di ausilio al fine di supportare l’utente nell’utilizzo dell’App, realizzata con il contributo dell’Unione Europea, e per recepire considerazioni per sviluppi futuri.
Di Antonio Longo