Lo scacchiere dei prossimi sette anni previsti dalla nuova PAC all’interno dei programmi di Sviluppo rurale comincia a svelare i suoi dettagli, con le prime tendenze sugli orientamenti di spesa scelti dalla Regioni, chiamate a destinare i 9,5 miliardi di euro messi a disposizione dall’Europa fino al 2020. L’analisi, pubblicata da PianetaPSR, evidenzia come la prima voce di spesa per utilizzare i fondi del Programma di Sviluppo Rurale sia orientata sulle misure di finanziamento per macchinari e attrezzature, la cui dotazione nella PAC sarà di 3 miliardi, in aumento del 40% rispetto al riparto precedente.
I più… Tra le misure più gettonate dalle Regioni, secondo l'analisi, ci sono quelle dedicate alla 'cooperazione' (+254%) con 360 milioni di euro, ai 'servizi di consulenza, sostituzione e assistenza alla gestione delle aziende agricole' (+360%) con 218 milioni, al 'trasferimento di conoscenze e azioni di informazione' (+29%) con 135 milioni e alle zone soggette a vincoli naturali (+295%) con 67 milioni di risorse.
…e i meno. In controtendenza rispetto alla precedente programmazione sono invece le misure dedicate allo sviluppo delle aree forestali, il cui budget si dimezza (-47%) arrivando a quota 756 milioni e ai servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (-29%) con 317 milioni. Mantiene invariata la propria dotazione la misura per il sostegno per lo sviluppo locale, con 641 milioni contro i 652 milioni di euro del 2007-2013 e i pagamenti agro-ambientali (+6%) con un budget di 2.086 milioni, di cui 929 destinati all'agricoltura biologica.
Italia quarta. Rimanendo in tema di fondi europei, In Europa, l'Italia si conferma con 4,66 miliardi di euro al quarto posto nella lista dei beneficiari dei fondi della Politica agricola comune, preceduta da Francia, Spagna e Germania. I dati finanziari emergono dal rapporto della Commissione Ue sulle spese relative ai fondi agricoli (Feoga) per il 2013. Globalmente l'esercizio 2013 ha coperto spese agricole Ue per 45,30 miliardi di euro, di cui il 10,3% è andato all'Italia, con 3,95 miliardi di pagamenti agli agricoltori e 701 milioni di interventi di mercato.
Dei fondi globali spesi dalla Pac nel 2013 - ossia 45,30 miliardi tra bilancio agricolo e fondi provenienti da multe Ue o altre sanzioni - 41,65 miliardi hanno costituito i pagamenti diretti versati alle imprese agricole che si sono impegnate a produrre nel rispetto della tutela dell'ambiente, del territorio, della qualità e in favore del benessere degli animali. Quanto all'elevato livello dei fonti Ue a disposizione della Pac (come noto sempre meno rispetto al passato), dipende dal fatto che è l'unica politica agricola i cui fondi sono gestiti in comune dagli Stati membri e da Bruxelles.
Nel 2013 inoltre, la Politica agricola europea ha destinato 3,19 miliardi al sostegno dei mercati, in particolare nel settore vitivinicolo (all'Italia sono andati 322 milioni, ossia un terzo dell'intervento Ue di 1,04 mld) e in quello dell'ortofrutta (dove 227,6 mln sono andati all'Italia contro 1,13 mld di spese globali). Tra i settori che hanno ricevuto un contributo rilevante c'è l'olio d'oliva con 34,8 milioni di interventi in Italia contro una spesa globale di 60,9 milioni. Da notare infine, che l'Italia è di gran lunga lo Stato membro che riceve il contributo maggiore (97,2 milioni), in quanto il più impegnato nel programma alimentare europeo di distribuzione gratuita del cibo ai poveri.
“Una politica agricola europea che non è quella che vogliamo, ma che contiene comunque spazi per operazioni vere di sostegno alle imprese". E' quanto ha sostenuto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, che a inizio settimana ha partecipato al secondo giorno dell'incontro informale tra i ministri dell'Agricoltura europei organizzato nell'ambito del semestre italiano di presidenza del Consiglio Ue.
A cura di Emiliano Raccagni
saranno ovviamente agevolati, ma chi?……ri-ovviamente i produttori di macchine agricole!!!!!!!! e guarda caso chi sono i costruttori?????? ditemelo voi…ma vi anticipo che l’Italia oramai è all’ultimo posto di quel settore! e, come al solito, chi lavora veramente la terra, ed è dura, rimarrà a bocca asciutta! ma per favore fatela finita! il vero sostegno alle imprese agricole deve essere di tutt’altra natura, tutti lo sanno però fanno finta di non saperlo…………. siamo stufi di annunci a favore delle tasche degli altri!