La domanda dei mezzi tecnici è in aumento

Il mercato mondiale dei fitofarmaci è in buona salute, con una crescita costante dell’1-2% all’anno, ma nel nostro Paese è alto il livello di frammentazione nella distribuzione dei mezzi tecnici. Per rispondere in maniera efficace alla crescente domanda mondiale di mezzi tecnici, è fondamentale un maggior livello di aggregazione delle strutture di distribuzione e un impulso ulteriore all’innovazione, che miri alla valorizzazione qualitativa dei prodotti. Se ne è discusso nell’ambito della tavola rotonda “Evoluzione della distribuzione dei mezzi tecnici: fattori di criticità e di cambiamento” che si è svolta a Ferrara in occasione delle assemblee delle cooperative Cafer ed Agriteam. Per il futuro saranno necessarie azioni di aggregazione e accorpamento delle strutture di distribuzione dei fitofarmaci, per garantire una presenza capillare all’interno del territorio nazionale. Sul fronte della qualità e dell’innovazione, resta invece necessario il ruolo svolto dalla ricerca, che deve continuare ad essere finanziata dal settore pubblico, con un supporto economico anche da parte dei privati. Alla tavola rotonda, moderata dal Direttore di Fedagri Pier Luigi Romiti, hanno partecipato: Francesco Caterini (Yara), Fabio Giudici (Syngenta), Giampiero Reggidori (Apo Conerpo), Vittoria San Pietro (Emil Banca Credito Cooperativo) e Angelo Stradiotti (BASF) e Sergio Rizzo, presidente Agriteam.

Altro tema affrontato dai relatori è stato quello della eterogeneità dei termini di pagamento nei vari stati membri, situazione che mina fortemente la competitività delle aziende. A tal riguardo, è da evidenziare come siano stati recentemente predisposti, per le cooperative di mezzi tecnici, alcuni strumenti contrattuali per la fornitura di credito. Ciò a conferma che il vantaggio del sistema cooperativo risiede, oltre che nella presenza aggregata sul mercato nazionale, anche sui servizi che i soci delle cooperative ottengono in termini di informazioni e supporto tecnico. A livello nazionale, tuttavia, i canali distributivi dei fitofarmaci sono gestiti ancora per il 65% dai privati e per il resto da cooperative e consorzi. In Emilia Romagna, in particolare nella provincia di Ferrara, queste proporzioni sono ben diverse e spostate su un ruolo centrale della cooperazione.

 

La domanda dei mezzi tecnici è in aumento - Ultima modifica: 2014-05-30T12:20:46+02:00 da Redazione

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