Nessuno probabilmente si aspettava un “rimbalzo” di queste proporzioni. Nel primo trimestre dell’anno le vendite di macchine agricole hanno registrato, in Italia, un vero e proprio boom. I dati sulle immatricolazioni, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, indicano incrementi vistosi per tutte le tipologie di mezzi, in particolare trattrici e sollevatori telescopici.
L’aumento per quanto riguarda le immatricolazioni dei trattori è stato del 57,7% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, con quasi 6mila unità immatricolate. Si deve tornare indietro di almeno 10 anni per ritrovare numeri simili, che rappresentano il massimo incremento tra i principali mercati europei.
Ancora meglio i sollevatori telescopici, con 380 unità immatricolate, pari a un +86,3%. Non consideriamo l’exploit delle mietitrebbie (+180%) perché è riferito a un numero di macchine ancora piuttosto contenuto (56 unità). Non male, comunque, anche i numeri delle trattrici con pianale di carico (+21,5% in ragione di 147 unità) e dei rimorchi (+37,4% a fronte di oltre 2.100 unità).
Secondo quanto riportato da FederUnacoma, il dato, nettamente positivo, dipende in certa misura dal recupero rispetto al passivo del primo trimestre 2020, condizionato dall’insorgere della pandemia e dal rallentamento delle attività, ma soprattutto dagli incentivi fiscali – quello per le tecnologie con dispositivi 4.0 e quello della Legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali – ai quali le imprese agricole hanno fatto ampio ricorso. Il differenziale tra il primo trimestre dell’anno scorso e quello dell’anno attuale è particolarmente accentuato per le trattrici, che nel primo quarto del 2020 segnavano un passivo del 14,6% e che balzano come detto a un +57,7%, e per i rimorchi (da -17,4% a +37,4%). I sollevatori telescopici, l’unica tipologia che nel primo quarto del 2020 aveva registrato una crescita (+9%), balzano nel trimestre di quest’anno a +86,3%.
Alta potenza in primo piano
«L’impennata delle vendite dimostra ciò che abbiamo sempre sostenuto – commenta il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – cioè che esiste nel nostro Paese una domanda potenzialmente elevata di tecnologie di nuova generazione, una domanda che rimaneva però inespressa in mancanza di un efficace sistema di incentivi. Dalle informazioni di cui disponiamo risulta ancora poco utilizzato, purtroppo, lo strumento del Psr, che auspichiamo possa essere semplificato e reso sempre più accessibile per le imprese agricole, perché rappresenta un supporto strutturale quindi di lungo periodo, così come dovranno esserlo gli incentivi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, dove la meccanica agricola si pone come strumento fondamentale per la transizione ecologica e digitale. Esaminando i dati d’immatricolazione per classi di potenza – conclude Malavolti – si nota nel trimestre una crescita molto consistente delle trattrici con potenza superiore ai 130 kW, che segnano un incremento dell’81,5%, di molto superiore agli incrementi registrati per i segmenti di potenza più bassa. Questo è dovuto, con ogni probabilità, agli acquisti dei contoterzisti, che puntano sulle potenze più elevate e che hanno potuto beneficiare, al pari delle imprese agricole, degli attuali incentivi fiscali».
Forte crescita in tutta Europa e nel mondo
L’Italia risulta il mercato con l’incremento più alto nelle vendite di trattori, ma anche gli altri principali paesi europei hanno fatto registrare aumenti considerevoli. Partendo da quello più importante, la Germania, la crescita è stata del 13,9%, in virtù delle 8.592 immatricolazioni. Mancano ancora i dati della Francia (si sa solo che i trattori standard risultano in aumento dell’8,4%), mentre nel Regno Unito la crescita si è “limitata” al 12,7%, con 3.259 trattori venduti. Segue la Spagna, che segna 2.633 trattori immatricolati, pari a un +36,9% sul pari data 2020, grazie in particolare a uno strepitoso mese di marzo.
Anche Polonia e Austria registrano un mese di marzo eccezionale e portano il totale del primo trimestre rispettivamente a quota 3.161 (+45,2%) e 1.775 (+41,4%). Andando in Scandinavia, la Norvegia segna un 6,8% di incremento, con 679 trattori registrati, mentre la Svezia risulta l’unico mercato in negativo (-3,7%), con sole 600 unità immatricolate. Chiudiamo con la Bulgaria, che sfiora il 40% di aumento in virtù dei 298 trattori immatricolati.
Uscendo dall’Europa, da segnalare boom notevoli anche in Turchia con 19.821 trattori venduti (+113% sul 2020) e in India (+68%, con oltre 239mila trattori venduti sul mercato domestico). Molto bene anche Stati Uniti, con 63.155 unità vendute (+52,1% sul pari data 2020) e Canada (+59,9% grazie ai 5.733 trattori registrati).